Lo spiegone
Sono passati ormai otto mesi da quando ho finito I Palazzi e finalmente posso smetterla di fare il misterioso e rivelare quanto successo in tutto questo tempo.
Cercando di essere il più onesto possibile.
Ovviamente, terminato un libro, la prima cosa da fare è capire se il prodotto che hai tra le mani è valido. Superata (se mai si supera davvero) questa fase, devi informarti e trovare degli editori che potrebbero essere interessati al tuo volume.
Un editore saprebbe valorizzare il tuo lavoro e ti permetterebbe di raggiungere un pubblico più vasto. Oltre ad aiutarti a vincere una certa diffidenza iniziale da parte dei lettori.
Tra i (non) molti editori italiani di fumetti che pubblicano materiale di autori esordienti (o quasi, nel mio caso) solo due mi sembravano adatti, come linea editoriale e serietà della struttura.
Il primo l'ho contattato di persona a Lucca, dopo un viaggio in auto a dir poco sfiancante.
Il secondo mi è sfuggito per contrattempi vari e l'ho raggiunto pochi giorni dopo via posta.
Nel momento in cui scrivo questo post, mesi dopo, nessuno ha risposto.
Le motivazioni possibili sono infinite: sono poco paziente, gli editor non hanno ancora avuto tempo di leggere I Palazzi, mentre si districano tra libri e impegni molto più importanti; il segno non è adatto, troppo realistico o troppo poco realistico; sarebbe stato meglio proporre qualcosa in bianco e nero o al massimo bicromia; la narrazione non ha il giusto taglio o le prime pagine non sono state abbastanza convincenti; i piani editoriali sono già stati stilati; il camioncino della posta è finito giù da un dirupo, le cavallette!
Infinite.
Ma c'è solo una motivazione che può essermi utile.
Ed è la seguente:
gli editor hanno letto il mio fumetto, con la giusta attenzione, e non mi hanno risposto perché il lavoro non è ancora a livello dei loro standard.
Per quanto dura da accettare, questa è l'ipotesi che prenderò come vera.
E che mi spingerà a fare di meglio nella prossima storia. E in quella dopo ancora.
Perché mica finisce qui.
Scrivo e disegno fumetti principalmente perché, se non lo facessi, non starei bene. Mi mancherebbe qualcosa. Quindi continuerò a farlo, in ogni caso.
Se un editore si fosse dimostrato interessato, tutto sarebbe stato più facile, e avrei evitato paranoie e dubbi, probabilmente.
Ma è andata così e, nonostante i difetti e le imperfezioni, credo ancora che I palazzi sia un prodotto valido. Rappresenta tre anni della mia vita e racconta qualcosa che ritengo importante.
Quindi potrete leggere I Palazzi, se vi andrà, in due modi differenti.
Da mercoledì prossimo, ogni mercoledì, qui sul blog pubblicherò un episodio di 4/6 tavole.
Sarà gratuito e potrete leggere tutta la storia, con un attimo di pazienza.
Ovviamente I palazzi non nasce come webcomic a puntate, quindi non aspettativi cliffhanger ogni 4 pagine, ma cercherò di dare un senso agli episodi, per quanto possibile.
Per chi volesse leggere la storia per come è stata concepita e per i vecchi nostalgici della carta (gruppo di cui faccio parte), ho stampato un'edizione limitata (100 copie).
Chi fosse interessato, scriva a:
giorgiopandiani[at]gmail.com
(con la chiocciola, l'at qui sopra serve solo ad ingannare i dannati spambot, si spera).
Per farsi un po' di pubblicità I Palazzi sono entrati anche su Facebook.
Li trovate qui:
Grazie per la pazienza e la compagnia, in questi ultimi otto mesi.
Mercoledì prossimo si parte.
ps. Alcune tavole le avevo già postate, ma a breve arriveremo alle parti inedite.
Sulla destra troverete dei comodi link agli episodi e tutti i post avranno l'etichetta I Palazzi - TAVOLE.