Trantor

Solo le colossali rovine che si alzavano maestose nel cielo ricordavano la passata potenza con il loro amaro e dignitoso silenzio.
Arcadia osservava l’orizzonte metallico provando una stretta al cuore. Il villaggio nel quale viveva la famiglia Palver era un gruppetto di case primitive. I campi che lo circondavano erano gialli di grano maturo.
Al di là dei campi c’erano le rovine del passato, ancora splendenti e immuni dalla ruggine e incendiate dai raggi del sole di Trantor.

Isaac Asimov, L’altra faccia della spirale